21 Giu OLIVETTI
Un patrimonio indiscutibile, tanto da essere parte di un sito riconosciuto nelle liste dell’UNESCO, si trova ad Ivrea: si tratta dell’ex fabbrica della Olivetti. Spazi che dimostrano un’attenzione al sociale e alla qualità architettonica, dove ancora si possono osservare gli interventi formali di alcuni importanti architetti del 1930-1960: Figini-Pollini, Nizzoli, Olivieri, Bernasconi, e molti altri.
Ivrea stessa attorno alla Olivetti ha costruito nuove architetture in dialogo con gli edifici e le strutture urbanistiche preesistenti per lo sviluppo di un nuovo modello di industria, in cui la proposta comunitaria permeava un progetto economico e sociale fortemente integrato.
Una storia di inclusione e di attenzione che la differenzia da tutte le altre città industriali, la storia di una fabbrica intesa come motore di ricchezza e fulcro delle relazioni sociali.
Qui per altri miei scatti di un’altra ex fabbrica, a Milano.
A stunning heritage, so much so that it is part of a site recognized in UNESCO lists, is located in Ivrea: it is the former Olivetti factory. Spaces that show a specific attention to social and architectural quality, where one can still observe the formal interventions of some important architects of the 1930s-1960s: Figini-Pollini, Nizzoli, Olivieri, Bernasconi, and many others.
Ivrea itself built new architectures around the Olivetti factory, in dialogue with the pre-existing buildings and urban structures for the development of a new model of industry, in which the community proposal permeated a highly integrated economic and social project.
A story of inclusion and caring that sets it apart from all other industrial cities, the story of a factory understood as an engine of wealth and a hub of social relations.
Here for more of my shots of another former factory, in Milan.