04 Dic FACCIAMO UN GIRO: COME UNA TROTTOLA DIVENTA OGGETTO DI DESIGN
FACCIAMO UN GIRO: COME UNA TROTTOLA DIVENTA OGGETTO DI DESIGN
La trottola: un giocattolo d’altri tempi che diventa un oggetto di design, visto con i miei occhi di fotografo e quelli di Domenico Busnelli, suo appassionato creatore.
Il gioco della trottola riporta alla memoria un’infanzia d’altri tempi, in cui l’intrattenimento dei bambini era fatto di gesti semplici e di giocattoli altrettanto “essenziali”. Le trottole di Domenico Busnelli ridanno vita alla tradizione, rivisitandone la storia e dedicando cure e attenzioni alla scelta dei materiali e dei colori che si vanno così a creare nel processo di produzione.
Come scegli il legno per le tue trottole?
La mia prima impressione sul legno prima che tattile è odorosa.
Come nasce la tua conoscenza approfondita di questo materiale?
Ha a che fare con la mia storia, le mie radici, mio papà era falegname, e i primi ricordi sul legno sono soprattutto i profumi del legno della bottega di papà. Poi l’incontro da adulto con una persona, che pur facendo cose semplici con il legno, mostrava con esso un rapporto simbiotico e soprattutto d’amore, di passione, merce rara oggigiorno, dove tutto è misurato e pesato, e dove il tempo che non rende denaro è tempo perso.
A questo proposito, le trottole non sono esattamente un giocattolo dei giorni nostri. Come mai questa scelta?
Viviamo tempi strani, la virtualità occupa tutti gli strati della nostra esistenza. Il legno, invece, con la sua sola presenza è li a dirci di cosa siamo fatti (natura) e da dove veniamo (la madre terra), le trottole, in particolare, sono per me la metafora della vita stessa, movimento ed equilibrio. Poi il legno, con le sue doti, a tutto questo aggiunge grazia e bellezza. Cos’altro si può chiedere alla vita?
Spinning tops bring back memories from a long lost childhood, from an era in which children used to find amusement and entertainment in unpretentious games and toys. Domenico Busnelli’s tops revive this tradition, with great care for the woods he uses, and the colours he creates during the handcrafted process.
How do you choose the wood for your spinning tops?
It’s all about the smell, before the sense of touch.
How come you know so much about this material?
My father was a carpenter, and my very first childhood memories are about the smell of wood in his workshop. Later in life I also met someone who had such a symbiotic relationship with the wood, something very close to love and passion, such rare traits nowadays, given we don’t invest much time into anything without gaining any economic advantage from it.
On this subject, spinning tops aren’t exactly a contemporary toy. Why did you choose them?
We live in strange times, most of our existence is wrapped up in a virtual reality. Wood, instead, just with its mere presence, is there to remind us of what we’re made of (nature) and where we come from (mother earth), and tops are a metaphor of life for me: movement and balance. Wood, thanks to its qualities, adds grace and beauty on top of that. What more can anybody ask to life?