IL BOSCO CHE VEDIAMO

IL BOSCO CHE VEDIAMO

 

Nel folklore e nelle fiabe il bosco buio e misterioso è spesso il luogo dell’avventura e delle prove, lo spazio entro cui ci si smarrisce impauriti e si va coraggiosamente alla ricerca di se stessi. L’ombra della foresta assume tonalità diverse a seconda dello stato d’animo di chi l’attraversa: il bosco può apparire un locus horridus […] oppure dischiudere una natura accogliente e intatta, un ideale locus amoenus. […] Nella sua duplicità, l’esperienza del bosco corrisponde a un teatro interiore dove prendono corpo gli impulsi profondi della psiche.

E. Raimondi, Leggere come io l’intendo, Bruno Mondadori, 2009

In folklore and tales, the dark and mysterious wood is often an adventurous place, where you can lose yourself but at the same time you also look for yourself without any fear. Wood can have very different shades, depending how you feel while crossing it. It can appear as “locus horridus “(…) or show a pure and comfortable nature, a kind of “locus amoenus” (…) Because of its duplicity, the wood experience is a personal and intimate journey, where our inner life can come alive.

E. Raimondi, Leggere come io l’intendo, Bruno Mondadori, 2009